Elica e la luce. Le futuriste 1912-1944. Catalogo della mostra (Nuoro, 9 marzo-10 giugno 2018) (L')

Riferimento: 9788899765927

Editore: Officina Libraria
Autore: Gatti C. (cur.); Resch R. (cur.)
Collana: CATALOGHI DI MOSTRE
In commercio dal: 28 Giugno 2018
Pagine: 192 p., Libro rilegato
EAN: 9788899765927
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Descrizione

Le donne cambiano. Le donne-oggetto [...] illogiche, inconsistenti, irresponsabili [...] avvertono gli uomini che [...] esse stanno per acquistare [...] un metacentro astratto, inconquistabile [...] la coscienza di un libero «Io» immortale che non si dà a nulla e a nessuno Rosa Rosa («L'Italia Futurista», II, 27, 26 agosto 1917). "L'indagine sulla questione femminile nell'ambito dei movimenti dell'avanguardia storica prosegue con questo nuovo e coraggioso progetto espositivo dedicato alle donne futuriste (...). Illustrare quanto le donne siano state una presenza creativa costante all'interno del movimento, soprattutto nella sua fase avanzata, emendandone così il frainteso maschilismo, e dimostrare come queste abbiano di fatto messo in pratica le premesse di interdisciplinarietà della ricostruzione futurista dell'universo, riuscendo a fondere le diverse vocazioni in una visione e in un'attività coerenti, sono stati, sino dall'inizio, gli obiettivi principali del nostro percorso di indagine, avviato più di due anni fa. Un percorso che - grazie alla lungimiranza del Museo MAN, che ha deciso di portare avanti la ricerca nonostante la fine del mio incarico come direttore artistico, e all'impegno di Raffaella Resch e Chiara Gatti, da subito coinvolte nel progetto - ha condotto alla creazione della più ampia mostra mai realizzata su questo argomento, con il maggior maggior numero di figure rappresentate e un'estensione capace di abbracciare l'intero territorio nazionale, che il futurismo aveva conquistato negli anni della sua massima affermazione, tra il 1912 e il 1944. Un progetto che può dirsi certamente frutto di un lavoro collettivo, sviluppato a stretto contatto con i diversi archivi del futurismo, sia pubblici sia privati, con gli eredi delle artiste coinvolte e con i tanti ricercatori che, generosamente, hanno messo a disposizione le proprie conoscenze, su tutti Luigi Cavadini, Massimo Duranti, Matteo Fochessati, Emanuele Panzera, Filippo Piazzoni, Anna Maria Ruta, Maurizio Scudiero, oltre a Giancarlo Carpi ed Enrico Bittoto, che hanno partecipato con uno scritto al catalogo della mostra, insieme a Lea Vergine ed Enrico Crispolti.(...)". (dall'Introduzione di Lorenzo Giusti)