Ferruccio Ferrazzi. Gli arazzi delle corporazioni dal progetto al capolavoro

Riferimento: 9788849245738

Editore: Gangemi Editore
Autore: Imbellone A. (cur.)
In commercio dal: 06 Dicembre 2022
Pagine: 112 p., Libro in brossura
EAN: 9788849245738
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Descrizione

Il neo istituito Ministero per le imprese ed il Made in Italy prende avvio con l'Unità d'Italia nel 1861 come Ministero per l'Agricoltura, l'Industria e il Commercio e nel corso del tempo è stato protagonista di alcuni cambi di sede, numerose riorganizzazioni e riposizionamenti nell'ordinamento, diverse denominazioni e aggiornamenti di competenze, anche dopo la visione organica del 1999. La sede del Dicastero dal 30 novembre 1932 è Palazzo Piacentini-Vaccaro, ubicato in via Veneto, nel rione Ludovisi, una delle zone che maggiormente furono coinvolte nelle trasformazioni urbanistiche dei primi anni del '900. L'edificio, progettato specificamente per essere la sede del Ministero delle Corporazioni, è evocativo di una amministrazione moderna ed efficiente, assai diversa da altri esempi architettonici analoghi, iconiche regge della burocrazia. Caratteristica unica del Palazzo è la stretta connessione tra la funzione che era chiamato a svolgere e la sua stessa forma architettonica, perfettamente coerente con la suddivisione degli spazi di lavoro e quelli di alta rappresentanza, con il significato delle decorazioni e con l'acquisizione dell'intero patrimonio artistico costituito da quadri, sculture, boiseries e arredi d'epoca. A 90 anni dall'inaugurazione del Palazzo resta interessante il dibattito sul suo principale artefice e progettista, Marcello Piacentini, incontrastato protagonista della nuova forma urbis di Roma, fautore del rinnovamento modernista di molte città italiane, ma soprattutto teorico della nuova architettura e coordinatore di grandi progetti che offriranno ampi spazi di lavoro a giovani architetti e numerosi artisti. Peraltro, ancora oggi il Palazzo riserva sorprese, curiosità e necessita di attività di studio e ricerca per rispondere a interrogativi rimasti ancora insoluti. Per questo motivo, a conclusione dell'intervento di restauro conservativo dei sette arazzi di Ferruccio Ferrazzi, opere artistiche tra le più interessanti presenti nel Palazzo ed appositamente commissionate per abbellire il salone del Consiglio delle Corporazioni, si è ritenuto necessario curare questo volume ed affiancarlo ad una Mostra dedicata all'Artista. La vicenda che lega l'incarico commissionato a Ferrazzi, la complessa progettazione degli arazzi e le numerose opere preparatorie ci restituiscono una personalità che merita ulteriori spunti di riflessione e soprattutto una più ampia divulgazione. L'importanza di curare, valorizzare e condividere tali beni pubblici, con uno spirito che travalichi la mera conservazione amministrativo-contabile, offre contributi di approfondimento per la ricostruzione storica del nostro Paese, oltre ad avvicinare la collettività alla Pubblica Amministrazione, per conoscerla e comprenderla con spirito critico.