Le donne di Cardabello

Riferimento: 9788874174911

Editore: REA
Autore: Galeota Anna Maria
In commercio dal: 29 Agosto 2020
Pagine: 204 p., Libro rilegato
EAN: 9788874174911
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Descrizione

La gioventù è il periodo in cui ancora non si sa di essere mortali. Ma come si consuma la stoffa dei sogni così il tempo della vita. Qualche mese fa ho preso coscienza che la parte più lunga della mia esistenza è trascorsa. Finché si è giovani il futuro si vive come infinito e gli adulti appaiono come membri di un'altra specie, mentre ora conosco e realizzo la brevità della vita. Sono salita sul promontorio del tempo, così mi è apparso impellente il bisogno di mettere ordine, di preservare, di tramandare una eredità ricevuta. Ho sentito che soltanto a partire dall'ultimo tratto del cammino si può raccontare l'intero percorso e, contemporaneamente, che i tempi della fine vengono illuminati dalla storia delle fasi precedenti. Sento giunto il tempo del ritorno, della restituzione, della distribuzione di quanto ho ricevuto. Mi si è così presentata allo sguardo una genealogia di donne coraggiose che hanno guardato in faccia, senza paura, la verità dell'esistenza, che consiste nell'invecchiare e morire. Mi sono sfilate dinanzi le mie donne di Cardabello ed ho immaginato che mi abbiano chiesto di liberarle dal silenzio del tempo e consegnarle alla memoria. Ma era vero soltanto in parte. Vedo nel mio volto che invecchia i segni e le tracce delle loro vite che si ripetono nella mia. Ed erano quei segni e quelle tracce che volevo disegnare, per provare a ricomporre il disegno della mia vita, attraverso quello delle loro. Teresa, Vicentina, Immacolata, Marta, Amelia, Tina, Peppa, suor Giuseppa ci siete tutte in questo arcano disegno che bisogna svolgere fino in fondo. Le mie donne hanno vissuto sotto lo stesso cielo e dormono nello stesso camposanto: questo le accomuna, indipendentemente da dove siano le loro anime che per ora sono nelle mie parole, nei miei pensieri e ricordi, nella mia attesa di raggiungerle. Sì, lo so, vi ho disturbate e forse non dovevo. Ma se una traccia rimarrà di questa incessante perdita di esistenza, lasceremo questo filo da tessere alle donne che erediteranno Cardabello, nel paese di Demetra e Vesta.