Anche Batman parcheggia in seconda fila

Quando hai un lavoro che farebbe solo uno scienziato pazzo con un mutuo da pagare, quando tua madre ti stima quanto l'unto dei piatti, quando hai un padre in balia di qualsiasi cosa, non è facile sorridere ai lampioni o intrattenere lo smog. Invenzioni che non stanno né in cielo né in terra, amici di cui vorresti aver perso le tracce all'asilo, spie precarie che sognano la pensione, una doppia identità con la prima che è già di troppo... Nella giungla metropolitana, nel vento che sbatte buste di plastica in faccia agli avventori dei bar più da strapazzo della galassia, un uomo affronta a mani nude la vita, collezionando ferite che non vanno via con una doccia. In un mondo di reietti che si vestono male e si spogliano peggio, un'ombra pelle e ossa vaga alla ricerca di qualcosa che non si sa cos'è, ma sicuramente non è più in garanzia. L'unica cosa che si riesce a capire distintamente è che la vita è il sogno di un ratto sull'orlo di una crisi di nervi.