Compagnia delle pin up (La)

È estate, mancano pochi giorni all'inizio del primo anno di liceo, e Cinzia è sempre stata una ragazza molto, troppo timida. Un pomeriggio la zia Agata, con cui ha un rapporto speciale, la invita a fare un giro in centro. Si accomodano al bar della piazza e Cinzia osserva delle ragazze sedute al tavolino di fianco al loro che chiacchierano e si divertono. Piacerebbe anche a lei avere delle amiche, ma la sua timidezza l'ha sempre isolata. La zia, come d'abitudine, desidera regalare a Cinzia un pensiero di buon auspicio per augurarle un buon anno scolastico e così decidono di andare a curiosare nel mercatino che si intravede in fondo alla piazza, dove trova anche la bancarella delle pin-up. Come spiega Eleonora, l'ideatrice, queste simpatiche bamboline possono essere collanine, braccialetti, portachiavi, segnalibri e, secondo lei, portano un po' di fortuna. Anche le ragazze che un attimo prima Cinzia ha ammirato al bar sono lì a scegliere la propria pin-up. Insieme a Eleonora, a mostrare le bellissime creazioni, c'è anche Nicole, sua nipote, che con uno splendido sorriso afferma: «Certo che portano fortuna, da quando ho la mia pin-up mi va tutto proprio bene!». Anche Cinzia, incoraggiata dalla zia, sceglie la propria pin-up, e da quel momento la vita della ragazza subirà una metamorfosi che stupirà anche sé stessa.