Un grido contro

Riferimento: 9791280584335

Editore: La Memoria del Mondo
Autore: Busti Maria Luisa
Collana: L'albero della memoria
In commercio dal: 10 Aprile 2023
Pagine: 344 p., Libro in brossura
EAN: 9791280584335
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Descrizione

Nei primi anni del 1900 Agnese, una ragazzina di 13 anni, per sottrarsi alla prepotenza di un cugino che abusa di lei, trova rifugio nell'Asilo Mariuccia, aperto a Milano da Ersilia Majno e dalle prime femministe per accogliere bambine e fanciulle a rischio di violenza e di prostituzione. Decenni dopo, alla fine dello stesso secolo, una studentessa che sta svolgendo ricerche sui movimenti di emancipazione femminile trova la storia di Agnese nell'archivio dell'Istituto e questo risveglia in lei drammatiche emozioni e ricordi dolorosi, dando il via a un incontro di destini tra ragazze di ieri e di oggi che hanno in comune l'aver conosciuto la violenza; il libro racconta la disperazione e la rabbia di chi ha dovuto subirla ma anche il coraggio di chi vi si oppone, come l'impetuosa Delia, avvocato in una associazione che protegge le vittime, una donna che ha fatto della verità un principio assoluto e inderogabile ma che si trova costantemente in bilico tra onestà e trasgressione. Il romanzo si muove quindi tra due livelli temporali, gli inizi del novecento e i nostri giorni, che si intersecano continuamente fino a intrecciarsi con le vicende dei protagonisti, fanciulle di un tempo cresciute nella miseria e nella promiscuità, ignare dei propri diritti, e ragazze contemporanee, istruite e consapevoli, ma altrettanto indifese davanti all'istinto barbarico del possesso ad ogni costo, che continua a sonnecchiare al fondo anche degli spiriti civilizzati degli uomini di oggi. Ma se la violenza è una costante tra i rapporti umani, lo è anche l'impegno di chi non distoglie gli occhi e crea una ininterrotta linea del bene che unisce le generazioni, dalle prime femministe, che sfidavano le ire dei benpensanti loro contemporanei, agli uomini e alle donne di oggi che lottano contro tutto ciò che umilia e offende i più deboli.