Quando la poesia mi portò in viaggio con sé. Diario poetico. Vol. 1

Riferimento: 9791222753119

Editore: Youcanprint
Autore: Matalone Marzia
Collana: NON-FICTION PER RAGAZZI / Poesia / Generale
In commercio dal: 16 Luglio 2024
Pagine: 68 p., Libro
EAN: 9791222753119
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Descrizione

Una mattina di fine maggio, uno di quei sabati a metà tra il sereno e l'ansia che precede la chiusura di ogni anno scolastico, decisi di riaprire e controllare il mio blog. Non vi accedevo dal mese di aprile, perché non ne avevo avuto proprio il tempo: scartoffie, incontri, ansie, viaggi velocissimi per la seduta della seconda laurea; felicità, orgoglio ... e poi? Ancora scartoffie. Insomma, avevo abbandonato i miei sentimenti per un tempo abbastanza lungo e ancora non ero riuscita a trovare il momento giusto o il luogo giusto per riappropriarmene. Aprii la pagina sul mio PC portatile, diedi una scorsa alle immagini e ai versi che avevo pubblicato l'ultima volta, dopodiché, feci una cosa che non avevo mai fatto in tredici anni: chissà perché poi? Beh, ad ogni modo, ebbi all'improvviso questa strana idea di controllare il numero di post che avevo pubblicato fin dal 2011, l'anno in cui avevo deciso di creare il mio blog personale, o meglio, un diario segreto che non avevo affatto voglia di condividere, eppure aveva assunto quella strana, inutilissima forma. Fu come una specie di rivelazione, una tegola in testa alla mia ineludibile, proverbiale distrazione: 400. Un bel numero tondo, pensai, curvo, pieno e grande ma non troppo, o forse troppo grande per me, che non avevo mai pensato, neanche per un attimo, di poter pubblicare tutti quei pensieri, sensazioni, ricordi, rabbie, sogni, incubi. Cosa sarebbe accaduto, un giorno, a tutti quei pensieri, disseminati in una manciata di giga, se io non fossi più stata in grado, per qualsiasi motivo, di accedervi, di ripescarli da quel pantano universale e multistrato che è il web, in cui 10 tutto ha un'esistenza così effimera, anche se i miei versi si trovavano lì da ben tredici anni? Così decisi: era arrivato il momento di raccoglierli e dar loro una nuova casa. Non che la cosa si prospettasse così semplice. Come si fa a raccogliere quattrocento poesie, o giù di lì, in un'unica, armonica, leggibile forma? Senza sapere esattamente cosa stessi facendo, dunque, cominciai a suddividere tutti i miei post per anni e a rileggerli tutti, per decidere quali tra loro si sarebbero presto trasferiti altrove. Ci ho impiegato delle settimane, ovviamente. In tutta sincerità, ancora oggi, non so se la mia scelta sia stata davvero adeguata. Forse sono le poesie a scegliere te, piuttosto che il contrario, non importa se sei stata tu a scriverle. I versi vivono un'esistenza propria, sono magia solidificata, incantesimi, anatemi, confessioni inconfessabili di spiriti nascosti. E si sa, la magia non ha padroni, solo allievi. (l'autrice)