Militesente

Riferimento: 9788890003288

Editore: The Freak
Autore: Enrico Sgaramella
Collana: Hybla
In commercio dal: 2019
Pagine: 98 p., Libro
EAN: 9788890003288
11,00 €
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Descrizione

The Freak editori giunge alla sua nona pubblicazione con Militesente, quarto titolo della collana Hybla, dedicata alla poesia, di Enrico Sgaramella. La raccolta poetica, con prefazione di Peppe Leonardo Gallato, raccoglie vari componimenti che l'autore ha scritto in un lungo arco di tempo, che va dal periodo degli studi ad ora. Militesente è dominato da una solitudine coniugata e declinata nell'ordinarietà della realtà. Una solitudine che è amore, ma amore inteso come eros, come amore completo di carnalità, non edulcorato. Una solitudine che vuole mischiarsi nella storia, che vuole farsi storia, ma sembra incarnarsi solo in un grido isolato, inascoltato. Una solitudine che si sente estranea nella propria città di provenienza, Roma, nonostante questa lasci tracce indelebili nell'autore: romamagicaroma è ripetuto più volte dall'autore, quasi fosse un mantra per ricordare la propria identità ("sono l'ultimo coatto vero / per questa città straniero"). Una solitudine che ha paura di fermarsi, che non vuole essere catturata e fotografata in un'essenza uguale a sé stessa: è veloce, frenetica, fugace, così come lo è qui l'amore. Amore e solitudine: l'uno specchio dell'altro, in un continuo rapporto di somiglianza e distacco, anche nei momenti di maggiore patetismo. Una solitudine descritta e messa in risalto da una versificazione asciutta, quasi abbozzata, sempre giustapposta, senza punteggiatura, che crea un ritmo veloce ma, nonostante questo, parecchio scandito. Ogni parola è isolata nel verso. Ogni parola si fa solitudine. Non c'è possibilità di ambiguità. Come è ben notato nella prefazione dell'opera, "Militesente è scritto da un Bukowski nato e vissuto a Roma. E tutto all'interno della tradizione romanza è l'eco della letteratura cortese e stilnovistica di alcuni passi, rimodulata attraverso la metafora degli occhi come arma: se nel Duecento gli occhi erano le feritoie attraverso cui Amore scagliava i suoi dardi, oggi ci vorrebbe il porto d'armi per portarli in giro così spudoratamente. Ma nella poesia di Sgaramella la donna non è ingentilimento dello spirito: è corpo, è carne. E tale resta. Non c'è un movimento verso l'alto, ma nemmeno verso il basso. L'eros è assolutamente naturale, non scade. Militesente si muove su un piano ossessivamente orizzontale". È una raccolta che vive totalmente immersa nel reale. La cronaca poetica di un'esistenza, di un'individualità.