Un mondo nell'abisso. Saggio sulla globalizzazione capitalistica

Riferimento: 9788883512865

Editore: Edizioni Punto Rosso
Autore: Tosel André
In commercio dal: 15 Novembre 2022
Formato: Libro
EAN: 9788883512865
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Descrizione

Come comprendere la globalizzazione, che è ormai il riferimento di ogni pensiero responsabile? Si tratta di un evento senza precedenti, che costringe a ripensare lo spazio e il tempo dell'azione umana e la costruzione del nostro mondo? Oppure è un nuovo periodo nella storia dell'economia-mondo retta dal modo capitalistico di produzione, che si riproduce secondo la sua necessità sistemica, ma in nuove forme? Quali sono queste nuove forme economiche, sociali, politiche, culturali? Come pensare la relazione tra l'egemonia esercitata dalla direzione strategica delle imprese transnazionali e le riforme dei processi di lavoro operate dalla nuova tecnologia sociale delle comunicazioni? Quali sono le conseguenze della finanziarizzazione di un'economia che rende la forza-lavoro internazionalizzata non tanto una forza-lavoro salariata quanto precarizzata? Cosa fare della produzione di un'apartheid mondiale che trasforma masse d'uomini in un'umanità superflua? Come interpretare la generalizzazione di una cultura dell'infinito di un consumo solvibile che radicalizza il desiderio di consumare e cancella la cittadinanza? La democrazia rappresentativa può superare la crisi che ne fa un regime autoreferenziale incapace di prendere in considerazione i bisogni e le aspirazioni di trasformazione? È realizzabile la promessa di una democrazia cosmopolitica? Che cosa diviene lo Stato-nazione e quali sono le sue nuove funzioni? La guerra globale suscitata dall'Impero statunitense che si erge in popolo eletto è un destino che apre a una guerra di civiltà? Come pensare i rapporti tra un universalismo che è minacciato di diventare imperiale e differenze socioculturali che sono minacciate di rinchiudersi nel loro esclusivismo? Sono questioni che culminano in un interrogativo cruciale: il mondo della globalizzazione è ancora un mondo che comprende la possibilità ontologica dell'essere in comune, di un senso comune, di una volontà comune, di un bene comune che non può ridursi alla condivisione delle regole procedurali? Non è invece questo mondo minacciato dalla sua stessa dinamica di produzione per la produzione di abissarsi in un non-mondo? Le premesse del neoliberismo, così come quelle del liberalismo sociale, sono crudelmente smentite. La filosofia si trova davanti alla sfida della nuova questione cosmologica, che è al tempo stesso ontologica ed etico-politica. Le categorie di Storia, di Mondo, di Azione devono essere ripensate da questo punto di vista, che è anche quello delle masse dissociate e segregate dal moloch del capitalismo globalizzato.