Farestoria. Società e storia pubblica. Nuova serie (2023). Vol. 1: Camminare la storia

Riferimento: 9788861440883

Editore: I.S.R.Pt Editore
Autore: Bartolini S. (cur.)
In commercio dal: 20 Maggio 2024
Pagine: 200 p., Libro in brossura
EAN: 9788861440883
8,00 €
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Descrizione

Negli ultimi anni si sono moltiplicate le esperienze di public history strutturate a partire dal rapporto fra storia, territorio e paesaggio, con proposte di trekking, passeggiate, visite immersive in luoghi specifici, aperture di sentieri e percorsi, realizzazione di scuole di storia nel paesaggio. Spesso si è trattato di attività sorte dal basso, per iniziativa di gruppi di cittadini e cittadine, comunità locali, scuole, associazioni, musei selvaggi, gruppi di volontariato. Gli storici e le storiche, e gli enti e istituti storico-culturali, non sono sempre stati presenti fin dall'inizio in molte di queste esperienze, ma stanno rapidamente recuperando un ruolo avviando dialoghi orizzontali con le esperienze già in essere da un lato e costruendo proprie proposte e declinazioni per questo tipo di attività dall'altro. Non sfuggirà che ci troviamo davanti a forme di public history con un valore duplice, che esercitano una grande attrazione anche su studiosi e studiose. Costruendo e/o ricostruendo i nessi tra il passato e un territorio inteso come paesaggio umano in cui è iscritta la storia, queste forme di attività non si limitano alla semplice divulgazione ma stimolano l'avvio di percorsi di conoscenza e attivano forme di partecipazione e patrimonializzazione che si riflettono nella salvaguardia dei beni culturali e ambientali e nella presa di coscienza della storia e dei contesti ambientali come portatori di storia, fino a spingersi, in alcuni casi, alla costruzione di luoghi storici. Questa attivazione di risorse umane, culturali e ambientali è poi di stimolo alla ricerca storica, che trova qui non solo un terreno fertile per la sperimentazione di azioni di public history ma per la stessa ricerca storiografica, che viene messa in grado di attingere a nuove fonti (archivistiche, memoriali, demoetnoantropologiche ecc...) e stimolata a porsi nuove domande. Non è un caso dunque che intorno a queste attività, a monte o a valle, capiti di incrociare veri e propri progetti di ricerca o realizzazioni di libri. Questo numero di Farestoria prova a esplorare il fenomeno, passando in rassegna esperienze diverse, anche molto lontane tra loro, senza tralasciare la necessaria riflessione metodologica che apre nuovi scenari alla pratica storiografica ma anche soffermandosi sulla lunga durata di pratiche che a ben guardare hanno lunghe radici.