Annodamenti tra individuale e collettivo. Che cosa resta del corpo parlante?

Riferimento: 9788898670628

Editore: Edizioni SEB27
Autore: Arzente G. F. (cur.)
Collana: Psicoanalisi lacaniana
In commercio dal: 11 Novembre 2021
Pagine: 120 p., Libro in brossura
EAN: 9788898670628
15,00 €
Quantità
Disp. in 5/6 gg lavorativi

Descrizione

Il soggetto contemporaneo continua a mostraci la sua fragilità nonostante i progressi delle scienze e della tecnologia. Possiamo fare affidamento sugli algoritmi più sofisticati e le tecnologie più innovative, ma non si produce più gioia di vivere: non avevamo previsto un così alto incremento del tasso di violenza, suicidi, dipendenze da alcool, sostanze stupefacenti, disparità e discriminazione sociale. Oggi, l'esplosione della pandemia, Covid-19, ha contribuito a mettere in evidenza l'attualità di questo paradosso: il progresso della scienza è l'indice del desiderio di contribuire a prendersi cura della collettività, ma simultaneamente è strumento di potere, controllo e illusione. Ci illudiamo, così, grazie alla produzione di sofisticati oggetti tecnologici, di essere padroni dei nostri corpi amplificandone le facoltà, ma così facendo il nostro corpo si spoglia della sua singolarità soggettiva e viene sempre più concepito come un corpo-macchina e, progredendo in questa direzione, non potrà che divenire un oggetto tra altri oggetti. Se i corpi parlano la lingua del loro tempo, allora che cosa resta del corpo parlante?